Ieri abbiamo festeggiato insieme agli amici e ai nonni il secondo compleanno di mio figlio....questa è la torta che ho preparato per lui...alla fine ho deciso di non mettere i personaggi, realizzati in pasta di mais, sulla torta, per dare la possibilità a lui e ai suoi piccoli amici di poterci giocare durante la festa (alla fine della festa Pocoyo aveva perso un braccio, Pimpi l'orecchio, Darby aveva la testa semi svitata...le mie creazioni purtroppo non hanno il marchio CE! :-))
Ok ora posso dedicarmi di nuovo alla mia capera lasciata a metà ;-)
Sono appena ritornata da un Party di arrivederci...in questa esperienza all'estero ho avuto modo di conoscere delle persone splendide........ ma la vita è così.... ad un tratto le strade si incrociano per poi divergere nuovamente....
Ho voluto salutare in questo modo tre amici che ritornano a casa dopo 2 anni vissuti qui con noi in America....CIAO...ragazzi..spero di rivedervi presto! xoxoxo
La settimana scorsa sono diventata membro di un registro internazionale di Art Doll...IADR appunto. Ora ho un mio numero di riconoscimento come artista e le tutte le mie creazioni faranno parte di un registro che ne certifica l'originalità, l'unicità e l'artigianalità.
Ecco qui il collegamento alla pagina che vi mostra i numeri di matricola delle mie dolls.
Non sono ancora soddisfatta del risultato, ma per il momento devo accantonare questo progetto perchè devo dedicarmi all'organizzazione del secondo compleanno del mio piccolino... però quando avrò un po' di tempo libero e tranquillità questo volto sarà di certo completato!
La capera chi era costei?
La capera era una parrucchiera a domicilio (credo che questa figura sia esistita fino al secondo dopoguerra, anche mia nonna da ragazza aveva la sua capera)...era in genere una giovane raffinata, molto curata e ben pettinata (le sue pettinature erano la dimostrazione della sua perizia e modello per le clienti).
La capera diventava la confidente delle sue clienti, era a conoscenza di molti segreti che spesso grazie a lei diventavano di dominio pubblico....per questo motivo nell'accezione comune "capera" è sinonimo di pettegola.
Bellissima è la descrizione che si fa di questo personaggio nella canzone della Nuova Compagnia di Canto Popolare "La Capera"
Nun me posso movere, ì' sto sempe ccà,
saccio 'e fatte 'e tutte quante
e te posso 'nguaja'...
Sorde co 'nteresse e senza onore,
faccia tosta e senza core...
Si putesse dicere,chello ca ce sta',
troppe so' 'e jastemme appriesso,
e nun pozzo parla'...
Sorde spuorche e lacreme vennute,
uocchie trist' 'e chi è perduto...
So' capera oinè,
tengo 'e recchie dint''e mura,
so' capera oinè,
nisciuno me fa' paura.
Tutti 'sti turmiente
i' m''e teng' a mente...
Veco 'a gente ridere, sulo pe' pazzia',
ì' 'e guardo e sento,
e me pozzo 'ngrassa'...
Storia 'e corna e de disperazione,
notti janche e senza ammore...
Dint''e case quand'è scuro, me piace 'nciucia',
'e segrete 'e saccio,
si 'e sento 'e murmulia'...
Si me parle i' t'arap' 'o core
ma so' 'nfame e tradetora...
So' capera oinè
So' capera oinè...
Spero di poter finire quanto prima questo progetto....ciao e grazie per l'attenzione
La rete è piena di tutorial su come realizzare occhi per miniature però non so se sono io che non ho una buona manualità, ma il risultato sempre era poco più che mediocre....alla fine mi sono imbattuta in questo tutorial
e devo dire che malgrado deva ancora migliorare, il risultato è piuttosto buono (gli occhi misurano solo 4 mm!), sembrano quasi di vetro....giudicate voi (la prossima volta non aggiungerò i glitter)
L'unica variazione che ho fatto rispetto al tutorial è stata quella di usare come riempimento il "Magic glos uv" di Lisa Pavelka (resina indurente con l'esposizione al sole) questo
perchè resistente alla cottura in forno.
Per dimensioni dell'iride così piccola è quasi improponibile dipingerla con i colori acrilici direttamente sul supporto...ci ho provato, seguendo altri tutorial, ma non riuscivo mai ad essere troppo precisa nel disegno.....mi inchino davanti alla bravura di quanti riescano ad ottenere occhi dipinti stupendi....io non sono per nulla alla loro altezza!
La settimana scorsa mi ronzava in testa la famosa villanella di Cenerentola tratta da "La Gatta Cenerentola" del Maestro De Simone, allora mi sono detta, perchè non creare un personaggio ispirato a questa Cenerentola Partenopea?
Non voglio dilungarmi sulla trama o sulla descrizione dell'opera, per questo vi rimando a questa analisi che ho trovato in rete oppure alla voce di Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/La_gatta_Cenerentola_(De_Simone), però vi dico solo che quest'opera è un melodramma basato su una novella di Basile ed è scritta completamente in lingua napoletana.
Molto espliciti sono i riferimenti alla sfera sessuale con doppi sensi, e la villanella di Cenerentola ne è piena.
Chi nasce annuda e chi nasce 'ncammisa.
I' ca nascette annuda e senza niente,
aspetto ca pe' me cagna lu viento.
Chi nasce cane e chi nascette gatta.
I' ca nascette gatta e no canillo,
aspetto 'e m''o 'ncappa' nu suricillo.
Chi 'a tene 'argiento e chi la tene d'oro
la cajulella pe' 'ncappa' 'o palummo,
e forse io sola 'a tenarraggio 'e chiummo.
Chi nasce 'ncunia e chi nasce martiello.
Si 'stu martiello 'ncasa e nun m'apprezza,
pure vene lu juorno ca se spezza.
Chi nasce janco e chi niro gravone.
I' mò gravone so' ma te n'adduone,
lu juorno ca m'appicciarraggio bbuono.
La Gatta Cenerentola per me è molto lontana dall'ideale di donna eterea, pura e gentile, come la famosissima Cenerentola Disney, è una donna che aspetta il momento adatto per ingabbiare la sua preda.....è furba e valuta bene le sue mosse, nonostante non abbia una "cajulella" preziosa..."la sua forse è di piombo" dice....è comunque sufficiente per ingabbiare un colombo.
Anche questa volta ho cercato di giocare sulla mimica facciale...il sorriso malizioso, gli occhi dalle ciglia sporporzionate....tutto per sottolineare la natura felina di questa Cenerentola pronta ad ingabbiare il suo "palummo" nell'attesa del giorno che possa accendersi come un pezzo di carbone!
Per chi non avesse avuto modo di vedere il filmato su youtube, può trovare un piccolo estratto audio della villanella su questo sito:
Presto sarà ultimata anche il mio nuovo personaggio....volete dare una sbiciatina? Poi vi spiegherò il perchè della posa e del sorriso "particolare".....tra qualche giorno sarà svelato ogni mistero =0)
Luisella è vestita, questa volta ho usato persino l'uncinetto per realizzare lo scialletto, ho dovuto fare uno sforzo di memoria non indifferente per riportare alla mente le poche nozioni che mi erano state impartite dalla nonna diversi anni fa.
Spero di essere riuscita a conferire alla bambolina un po' di dinamismo...Luisella poggia solo un ginocchio sulla sedia, proprio per sottolineare la furia con cui si getta sugli spaghetti.....non si siede, non usa i piatti e posate....poverina, è proprio affamata!
Ecco un'anticipazione della mia nuova "bambolina"....questa volta ho cercato di giocare un po' sull'espressività del personaggio.....non so se ci sono riuscita...a voi l'ardua sentenza!
Continuo a prendere ispirazione dalla mia cultura partenopea.....in questo caso Luisella è ispirata alla commedia di E. Scarpetta "Miseria e Nobiltà"....credo che sia conosciuta un po' da tutti, ma per chi volesse rinfrescarsi un po' la memoria sulla trama, potrete trovarela qui.
Luisella è uno dei personaggi della commedia ed io ho voluto ritrarla nella famosissima scena degli spaghetti
Mangiare gli spaghetti a mani nude.....è una cosa che ci farà sorridere.....ma proviamo ad immaginare cosa si cela dietro quel gesto....osserviamo bene....la tavola è perfettamente imbandita, allora perchè mangiare con le mani?
Luisella, o meglio la mia idealizzazione del personaggio, come gli altri commensali, è una donna che vive di stenti...non ci sono soldi a sufficienza per poter avere un pasto regolare.....ha lo stomaco che brontola e il cervello che si arrovella per trovare una via d'uscita per questa situazione.....la fortuna vuole che sia preparato per lei un pranzo gratuito.....spaghetti con il sugo...una vera prelibatezza....la fame e la disperazione, la gioia di potersi nutrire e la furia prendono il sopravvento... non è lei, ma il suo istinto di sopravvivenza che la inducono ad avventarsi sulla propria porzione di spaghetti.....se fossimo nella stessa situazione non ci comporteremmo anche noi allo stesso modo?
Un giorno nella mia vecchia casa in America, presa dal tedio e dalla disperazione di uno stile di vita che non si addiceva alla mia personalità, ho scoperto che le mie mani erano in grado di creare qualcosa di gradevole. Così giorno dopo giorno attendevo con ansia "la mia ora d'aria" per poter creare le mie creaturine. Ora sono ritornata alla mia vecchia vita e nonostante ciò non riesco a fare a meno di creare.